Nel panorama artistico, ma forse non solo in quello, esistono due nature dell'essere creativo: una che punta a
raccontare qualcosa ed una che vuole stupire. Ovviamente nel bene o nel male.
Marc Johns con i suoi disegni riesce a raccontare un mondo, per di più "stupendo". Nel bene, quindi.
Marc suona la chitarra e preferisce disegnare piuttosto che affittare un film.
Marc se fosse un clochard suonerebbe l'ukulele.
Marc disegna spesso sui post-it perchè ne adora il formato, ritiene che aiuti ad essere sintetici e a dire il più possibile con forme semplici.
Marc ha fatto anche una serie di 12 provocatori ed allegorici disegni su trappole per topi.
Un rolex, del caviale, un diamante, un tappo di Dom Perignon...chissà chi potrebbe restare intrappolato.
Marc è solito riflettere sulle cose, si interroga su quali possano essere i pensieri della penna con cui scrive o su cosa potrebbero dire tutti quegli oggetti inanimati che lo circondano.
Marc osserva il mondo. Ha notato come i cervi siano diventati di tendenza affollando tante riviste patinate.
Ma trova che le loro corna siano irresistibili e inizia a disegnarle sulle cose più assurde: banane, slip, uova ma anche sulle persone.
Col tempo le corna sono diventate qualcosa di più, sono una sorta di difetto che portiamo dalla nascita con cui dobbiamo convivere ed affrontare al meglio la vita.
Dotato di ironia, semplicità e spirito analogico questo illustratore canadese ha capito che i virtuosismi fini a se stessi non ripagano.
Molto meglio raccontare la storia di un ragazzo troppo timido per dire alla creatura che gli esce dal ginocchio di lasciarlo in pace.
O quella del, credo, piccione Jeffrey, che dopo tanto sbattere d'ali ha deciso di essere sufficientemente stufo e di sperimentare la mongolfiera come nuovo mezzo di trasporto.
Personalmente trovo che questi disegni abbiano quella dimensione affettiva in grado di catapultarci sulla carta insieme ai personaggi.
Vedere i suoi lavori mi ha fatto tornare in mente quando, da piccolo, stressavo mia madre per sapere come mai un bambino di un anonimo quadro avesse la faccia triste: "Ha litigato con qualcuno?" o per una ragazza in bicicletta dalle veloci pennellate: "Mamma dove sta andando lei?"
Disegni che ti catturano e già ti stai chiedendo:
"Riuscirà il ragazzo timido a trovare il coraggio?"
"Dove volerà adesso Jeffrey con la sua mongolfiera?"
Chissà, magari Marc ce lo farà sapere.
O forse no, sarà compito delle nostri menti.
Maina.
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